Mastoplastica additiva Pisa
Mastoplastica additiva Pisa
Interventi chirurgici di mastoplastica additiva Pisa
La mastoplastica additiva Pisa proposta dal chirurgo Giovanni Licata permette, tramite l’inserimento di protesi mammarie, di aumentare il volume del seno.
L’intervento chirurgico di mastoplastica additiva Pisa della mammella consente di riempire la mammella nel caso in cui si sia svuotata a causa di dimagrimento o gravidanza.
Per chi è indicata la mastoplastica additiva
L’intervento chirurgico di mastoplastica additiva Pisa è indicata a tutte le pazienti che ritengono di avere il seno di un volume più piccolo rispetto al resto del corpo, o a quelle donne che desiderano riacquistare un volume precedentemente avuto e ora perso a causa di dimagrimento o gravidanza.
L’intervento di mastoplastica additiva
Esistono 3 possibili metodi di introduzione di protesi mammarie: lungo il margine della metà inferiore dell’areola, dal solco dove la cute del seno si ripiega per diventare cute del torace, oppure dall’ascella.
La protesi mammaria sarà posizionata sempre a una profondità maggiore rispetto alla ghiandola mammaria, sopra o sotto il muscolo. Per terminare si sutureranno gli strati superficiali e, in taluni casi, si applicheranno dei drenaggi per aspirare piccole quantità di siero o sangue che si possono formare.
L’intervento di mastoplastica additiva può essere eseguito in anestesia generale o in anestesia locale assistita in seguito ad opportuno colloquio con il chirurgo e con l’anestesista.
Esiti della mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva è un intervento estremamente sicuro. Nonostante ciò, come ogni intervento chirurgico, può talora presentare delle complicanze, più o meno importanti.
La principale complicanza che può verificarsi, viene definita “contrattura capsulare”, ed è rappresentata da un indurimento dei tessuti del corpo che circondano la protesi, che assume una durezza maggiore e, nei casi più gravi, un cambiamento di forma. Tale complicanza, con le metodiche attualmente impiegate, si verifica in meno del 4% dei casi, e può generalmente essere trattata mediante un intervento di “capsulotomia” o “capsulectomia”. Altre possibili complicanze come ematomi ed infezioni sono estremamente rare.
L’impianto di protesi al seno non è in alcun modo associato con l’insorgenza del tumore al seno, ed ovviamente non comporta alcun rischio nell’affrontare viaggi in aereo o immersioni subacquee. Anche l’allattamento viene conservato.